Ecologia

Granigliatura: un trattamento a basso impatto ambientale

Le granigliatrici e gli impianti di granigliatura, sabbiatura, pallinatura e sbavatura realizzati da Turbotecnica trovano innumerevoli applicazioni, ma i trattamenti meccanici di finitura superficiale generano scarti che devono essere smaltiti nel quadro economico globale della produzione e che variano in funzione del materiale trattato, di eventuali film superficiali applicati, degli agenti provenienti da altre lavorazioni e dal tipo di abrasivo impiegato. Ogni impianto è dotato di sistemi adeguati per eliminare gli scarti e le impurità dalla miscela di abrasivo e aria aspirata che consistono in:

  • un vaglio vibrante seleziona il flusso di abrasivo, che trattiene le parti grossolane (placche di vernice, bave, ecc.) che vengono scaricate in un apposito contenitore;
  • un separatore di graniglia per asportare polveri e abrasivo esausto in modo da garantire così una granulometria costante dell’abrasivo proiettato sui pezzi da trattare;
  • un filtro di abbattimento polveri con cartucce autopulenti che trattengono le polveri contenute nell’aria proveniente dal separatore e dalla camera di granigliatura.

I residui di lavorazione, raccolti all’uscita degli scarichi del vaglio, del separatore e della tramoggia del gruppo di filtrazione, possono essere smaltiti come rottame metallico o materiale inerte, ad eccezione degli scarti generati durante l’utilizzo della granigliatrice come sistema di sverniciatura, che necessitano di trattamenti dedicati. In tutti i casi l’aria filtrata potrà essere emessa in atmosfera o scaricata nell’ambiente di lavoro perché il contenuto di polveri sarà inferiore a quello stabilito dalle normative vigenti.

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